da romatoday.it
La pajata torna sulle tavole: per l’Europa è di nuovo legale dopo 14 anni
„“Torna la vera pajata che manca da quasi quattordici anni dalle tavole degli italiani per effetto delle restrizioni sanitarie adottate nel luglio 2001 per far fronte all’emergenza mucca pazza (Bse). E’ questo il risultato della lunga battaglia della Coldiretti culminata con successo con il voto favorevole a Bruxelles dal comitato permanente vegetali, animali, derrate alimentari e mangimi dell’Unione Europea nella serata del 17 marzo per la modifica del regolamento comunitario n. 999/2001 sulle misure di prevenzione e controllo della Bse.
“Un risultato importante per consumatori, ristoratori, cuochi, macellatori e allevatori che oltre ad avere rilevanza sul piano gastronomico ha anche effetti su quello economico con la valorizzazione dell’allevamento italiano in un difficile momento di crisi”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare “il determinante impegno del Ministero della Salute”.“
“Viene modificato- sottolinea Coldiretti- l’elenco degli organi a rischio e consente di recuperare la colonna vertebrale ma, soprattutto, l’intero pacchetto intestinale. Una decisione che mette fine ad un doloroso divieto e apre finalmente le porte al ritorno del piatto piu’ tipico della tradizione romana nella sua forma originale”.
“La pajata- spiega Coldiretti– e’ il termine romanesco per definire la prima parte dell’intestino tenue del vitello da latte che e’ stato fino ad oggi sostituito nei ristoranti e nelle trattorie dall’ intestino d’agnello. E’ l’ingrediente principale di uno dei piatti piu’ tipici della cultura gastronomica della capitale: i rigatoni con la pajata ma in alternativa puo’ essere proposta alla brace, in forma di spiedino”.