Roma la città dove non è Natale: niente freddo, luci spente e negozi vuoti

Roma la città dove non è Natale: niente freddo, luci spente e negozi vuoti
da romatoday.it
Poche luminarie, addobbi miseri, marciapiedi ricoperti di guano, un Capodanno incerto, piazza Navona senza festa, il commercio che arranca, le temperature autunnali e la cappa di smog sulla città, il Giubileo orfano di turisti e pellegrini, forse frenati dagli allarmi bomba. A Roma non è Natale.
Un mix di fattori spazza via l’aria di festa, quella che nelle grandi capitali non manca mai.
TURISMO IN CALO – Le strade sono vuote, è un dato di fatto. I primi numeri dell’Osservatorio dell’ente bilaterale del turismo del Lazio (Ebtl) parlano da soli: 216 mila e 500 arrivi e 490 mila presenze con un calo rispettivamente del 1,45 per cento e dell’1 per cento sullo stesso periodo del 2014. Cifre al di sotto delle aspettative anche per Capodanno con 202 mila arrivi e 536 mila presenze e un calo rispettivamente dello 0,49 e dello 0,37 sul 2014. Il tutto con il carico da novanta dall’allerta smog, che pesa e peserà sull’economia cittadina.SMOG E TARGHE ALTERNE – Settimane di stop per i veicoli inquinanti e quattro blocchi del traffico con targhe alterne hanno impedito ai romani le consuete compere natalizie.
Macchine a casa, e soldi spesi fuori dalla Fascia Verde. Perché si sa, piuttosto che avventurarsi su bus di periferia che passano ogni mezz’ora, meglio rifugiarsi nei centri commerciali, unici a beneficiare delle misure messe in campo dal commissario Tronca.COMMERCIO IN CRISI – “Le targhe alterne rischiano di costare oltre 100 milioni di euro al commercio di prossimità romano” tuona la presidente di Cna Commercio, Giovanna Marchese Bellaroto. In queste ore un primo calcolo, registri alla mano, delle perdite subite dagli esercizi.
Su undici giorni di commercio natalizio, dal 16 al 24 dicembre, quattro sono stati ammazzati dal blocco del traffico, due nel weekend. “Sono i giorni in cui i negozi puntano a recuperare le perdite dell’anno. Io personalmente con la mia attività ho perso 11mila euro questo mese.
E’ stata una mannaia”.CAPODANNO E CONCERTONE – Negozi vuoti, strade un po’ tristi, e un Capodanno ancora tutto da organizzare. Il concertone è salvo, come confermato dal commissario Tronca che ha fatto un passo indietro rispetto alla decisione iniziale di non spendere risorse per i festeggiamenti.
Ma il tempo stringe e sul grande evento ci sono solo ipotesi. Sarà ospitato certamente in una delle piazze centrali di Roma, forse piazza del Popolo, forse ancora una volta il Circo Massimo. Per i nomi si è parlato dei Negramaro, dei Litfiba, ma ancora senza conferme. Della consueta diretta Rai non si sa niente.
E non manca chi invita a premere sull’acceleratore.PIAZZA NAVONA SENZA MERCATO – Grande assente della tradizione natalizia, lo ricordiamo, anche piazza Navona. Per il secondo anno di seguito, nella corsa a trasparenza e legalità delle concessioni, i bambini restano senza festa. Il bando partorito dal I municipio per la Befana 2016 è stato annullato dall’Anticorruzione. Postazioni ai soliti noti, leggi Tredicine&Co, e qualità della merce tutt’altro che garantita dalle nuove regole. Insomma, il solito pasticciaccio alla romana, con toppa dell’ultimo minuto: un’altra gara rivolta ad associazioni di beneficenza e onlus per proposte di animazione e iniziative ludico culturali. Onde evitare la desolazione.

LUCI E ADDOBBI – Un Natale fantasma, che non si sente e non si vede, poco illuminato e poco addobbato. Tanto che il bando lanciato dalla Camera di Commercio per aiutare le imprese romane a ravvivare strade e vetrine, è ancora attivo. Non è bastata la prima gara di fine novembre.
In corso ne abbiamo un’altra, partita il 14 e in scadenza il 28, per ottenere un contributo ulteriore di 3 mila euro. Ma, nel migliore dei casi, le lucine non saranno installate prima del 30 dicembre, già a metà del periodo festivo.

I FORI CON IL GUANO E SENZA SAMPIETRINI – A fare compagnia alle passaggiate dei romani invece non manca il guano. Vie e piazze “addobbate” da patine di escrementi di uccello che non risparmiano le macchine parcheggiate, i marciapiedi, gli arredi urbani. Zaffate fetide e amare e carreggiate scivolose, vero pericolo per le due ruote.  Il guano e la tristezza non risparmiano neanche i Fori Imperiali, già sfregiati dalla colata di asfalto del cantiere metro C. Nel tratto tra la fermata Colosseo e Largo Corrado Ricci, i sampietrini non ci sono più, gli scavi sono stati ricoperti in via provvisoria con del semplice bitume. Un’autostrada, più che l’asse del sito archeologico più famoso al mondo.